24 luglio 1996 (I° Parte) Il Ministro dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica di concerto con Il Ministro della Sanità VISTO il Testo Unico delle Leggi sull’istruzione superiore, approvato con Regio Decreto 31 agosto 1933, n. 1592; VISTO il Regio Decreto 20 giugno 1935, n. 1071 – modifiche ed aggiornamenti al Testo Unico delle Leggi sull’istruzione superiore – convertito nella Legge 2 gennaio 1936, n. 73; VISTO il Regio Decreto 30 settembre 1938, n. 1652 – disposizioni sull’ordinamento didattico universitario – e successive modificazioni; VISTA la Legge 11 aprile 1953, n. 312, libera inclusione di nuovi insegnamenti complementari negli statuti delle Università e degli Istituti di istruzione superiore; VISTA la Legge 21 febbraio 1980, n. 28, Delega al governo per il riordinamento della docenza universitaria e relativa fascia di formazione per la sperimentazione didattica e organizzativa; VISTO il Decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n. 382, riordinamento della docenza universitaria e relativa fascia di formazione per la sperimentazione organizzativa e didattica; VISTA la Legge 9 maggio 1989, n. 168, concernente l’istituzione del Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica; VISTA la Legge 19 novembre 1990, n. 341, recante la riforma degli ordinamenti didattici universitari; VISTA la Legge 12 gennaio 1991, n. 13, determinazione degli atti amministrativi da adottarsi nella forma del Decreto del Presidente della Repubblica; VISTI i decreti legislativi n. 502 del 30.12.92 e n. 517 del 7.12.93, recanti il riordino della disciplina in materia sanitaria, a norma dell’art. 1 della Legge n. 421 del 23.9.92; RITENUTA la necessità di definire l’ordinamento didattico dei corsi di Diploma universitario di area sanitaria per le figure professionali approvate dal Ministero della Sanità; UDITI i pareri del Consiglio Universitario Nazionale; SENTITE le Federazioni Nazionali o le Associazioni di categoria; RICONOSCIUTA la necessità di modificare la Tabella I dell’Ordinamento didattico universitario e di sopprimere le Tabelle XXXIX, XXXIX bis, XXXIX ter, XLI, XLI bis, XLI ter, XLI quater del medesimo, recanti gli ordinamenti didattici dei corsi di Diploma universitario di area sanitaria concernenti le figure professionali suddette; RICONOSCIUTA la necessità di modificare la Tabella I dell’Ordinamento didattico universitario e di aggiungere, dopo la Tabella XVIII bis la tabella XVIII ter, recante gli ordinamenti didattici dei Diplomi universitari dell’area sanitaria; DECRETANO: Articolo unico Le Tabelle XXXIX, XXXIX bis, XXXIX ter, XLI, XLI bis, XLI ter, XLI quater, annesse al Regio Decreto 30 settembre 1938, n. 1652, citate nelle premesse sono soppresse. All’elenco delle lauree e dei diplomi di cui alla Tabella I dell’Ordinamento Didattico Universitario, annessa al Regio Decreto 30 settembre 1938, n. 1652 e successive modificazioni ed integrazioni, sono aggiunti i diplomi universitari allegati al presente decreto. La Tabella II annessa al predetto regio decreto è integrata nel senso che la Facoltà di Medicina e Chirurgia può rilasciare i diplomi universitari di area sanitaria i cui ordinamenti didattici sono allegati al presente decreto. Dopo la Tabella XVIII bis, annessa al citato decreto 30 settembre 1938, n. 1652, è aggiunta la tabella XVIII ter, recante gli ordinamenti didattici dei corsi di Diploma universitario dell’area sanitaria. L’anzidetta Tabella è allegata al presente decreto di cui costituisce parte integrante. Il presente decreto sarà inviato alla Corte dei Conti per la registrazione e sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana. Roma, 24 luglio 1996 CORSI DI DIPLOMA UNIVERSITARIO TITOLO I – NORME GENERALI Art. 1 – Finalità, organizzazione, requisiti di accesso. 1.1 – Nell’ordinamento universitario – Facoltà di Medicina e Chirurgia – sono istituiti i seguenti Corsi di Diploma Universitario, che rilasciano i corrispondenti titoli di studio: 1. Dietista 2. Fisioterapista 3. Igienista dentale 4. Infermiere 5. Logopedista 6. Ortottista – Assistente in oftalmologia 7. Ostetrica/o 8. Podologo 9. Tecnico audiometrista 10. Tecnico audioprotesista 11. Tecnico sanitario di Laboratorio biomedico 12. Tecnico di Neurofisiopatologia 13. Tecnico Ortopedico 14. Tecnico sanitario di Radiologia medica La formazione deve garantire, oltre ad una adeguata preparazione teorica, un congruo addestramento professionale tecnico-pratico, nella misura eventualmente stabilita dalla normativa dell’Unione Europea. I corsi hanno durata triennale, e si concludono con un esame finale (Esame di stato con valore abilitante) e con il rilascio del relativo titolo professionale. Durante il corso lo studente deve conseguire gli obiettivi didattici teorici, pratici e di tirocinio stabiliti nei singoli ordinamenti; deve altresì acquisire la capacità di aggiornarsi, di valutare i propri comportamenti e di svolgere attività di ricerca. 1.2 – I Corsi sono attivati, in conformità ai protocolli d’intesa stipulati tra le Università e le Regioni, e si svolgono in sede ospedaliera – Policlinici universitari, I.R.C.C.S., Ospedali – e presso le altre strutture del Servizio Sanitario Nazionale, nonchè presso Istituzioni private accreditate. Le strutture sede di formazione debbono avere i requisiti minimi stabiliti per ciascun Corso di Diploma Universitario ai fini dell’accreditamento della struttura medesima. 1.3 – In base alla normativa dell’Unione Europea e con l’osservanza delle relative specifiche norme, nonchè della normativa nazionale, possono essere istituiti corsi di ulteriore formazione riservati ai possessori del Diploma Universitario e finalizzati alla ulteriore qualificazione degli stessi possessori del Diploma per quanto riguarda le funzioni specialistiche e di coordinamento delle funzioni di base ed in particolare: a. Corsi rivolti alla formazione complementare, su tipologie stabilite con Decreti del Ministro della Sanità, emanati secondo le norme vigenti ed attivabili presso le strutture accreditate; b. Corsi di perfezionamento ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica n. 162/1982, con oneri per il S.S.N. esclusivamente in presenza di Convenzioni con le Regioni, secondo modalità concordate tra le parti. 1.4 – Nel Corso di Diploma sono riconoscibili crediti per frequenza di studi di livello universitario, sostenuti in Italia o all’estero, relativamente a corsi con contenuti teorici e pratici ritenuti equivalenti, ai sensi dell’art. 11 della Legge 19 novembre 1990, n. 341. La delibera di riconoscimento dei crediti è adottata dal Consiglio di Corso di Diploma. L’applicazione della norma non implica, ai sensi delle direttive dell’Unione Europea, abbreviazioni di corso, nè esime dal conseguire il monte-ore complessivo per l’accesso all’esame finale. 1.5 – Sulla base delle indicazioni contenute nei piani regionali della formazione e tenuto conto delle esigenze sanitarie nazionali, il numero effettivo degli iscritti a ciascun Corso di Diploma è determinato con Decreto del Ministero della Sanità di concerto con il Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica. Il decreto deve essere emanato entro il 30 aprile di ciascun anno. Il numero effettivo degli ammessi ogni anno non può essere superiore al numero massimo stabilito in sede di accreditamento. 1.6 – Sono ammissibili alle prove per ottenere l’iscrizione al primo anno i diplomati degli istituti di istruzione secondaria di secondo grado di durata quinquennale. Qualora il numero degli aspiranti sia superiore a quello dei posti disponibili, l’accesso al primo anno del Corso di Diploma, nel limite dei posti determinati, è subordinato al superamento di un esame mediante prova scritta con domande a risposta multipla per il 70% dei punti disponibili ed alla valutazione del voto del diploma di scuola secondaria superiore in misura pari al 30% del restante punteggio complessivo. Il Consiglio di Corso di Diploma approva, con almeno sei mesi di anticipo rispetto alla data della prova, gli argomenti sui quali verrà effettuata la prova scritta, concernente comunque settori di cultura generale e di scienze biomediche e naturalistiche. L’ammissione al Corso avviene previo accertamento medico di idoneità psico-fisica per lo svolgimento delle funzioni specifiche del singolo profilo professionale. 1.7 – I docenti universitari, a ciò destinati dal Consiglio di Facoltà sono titolari di insegnamento nel Corso di Diploma Universitario. I docenti non universitari del S.S.N. sono nominati annualmente dal Rettore, senza oneri per l’Università, su proposta del Consiglio di Corso di Diploma e delibera del Consiglio di Facoltà e nulla osta del Direttore Generale della struttura di appartenenza. All’avvio dei Corsi i docenti ospedalieri sono proposti dal legale rappresentante dell’Azienda. La titolarità dei corsi d’insegnamento previsti dall’ordinamento didattico universitario è affidata di norma a personale del ruolo sanitario dipendente dalle strutture presso le quali si svolge la formazione stessa, in possesso dei requisiti previsti, in base alla tabella di equiparazione tra settori scientifico disciplinari, di cui alla legge 341/1990, e discipline ospedaliere stabilite con Decreto interministeriale Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica – Ministero della Sanità. 1.8 – Sono organi del Corso di Diploma: a) il Consiglio di Corso di Diploma, costituito da tutti i docenti del Corso; b) il Presidente del Corso, responsabile del medesimo; egli è eletto ogni tre anni tra i Professori di ruolo di I fascia dai membri del Consiglio di Corso di Diploma; c) il Coordinatore dell’insegnamento tecnico-pratico e di tirocinio, nominato dal Consiglio di Corso di D.U. tra coloro che in servizio presso la struttura sede del Corso, sulla base del curriculum che tiene conto del livello formativo nell’ambito dello specifico profilo professionale, cui corrisponde il Corso. Il Coordinatore degli insegnamenti tecnico-pratici dura in carica per tre anni, è responsabile degli insegnamenti tecnico-pratici e del loro coordinamento con gli insegnamenti teorico-scientifici, organizza le attività complementari, assegna i tutori e ne supervede l’attività, garantisce l’accesso degli studenti alle strutture qualificate come sede di insegnamenti tecnico-pratici. Il Consiglio di Corso di Diploma individua un coordinatore didattico per ciascun anno di corso ed individua altresì forme di tutorato per la formazione tecnico-pratica. 1.9 – Il coordinamento organizzativo nelle sedi non universitarie è demandato ad una commissione mista composta da due docenti universitari, due ospedalieri ed un medico Dirigente di II livello con funzioni di Coordinatore, delegato dal Direttore Generale. 1.10 – È istituito un Osservatorio nazionale permanente (ONP) per la valutazione della qualità dell’insegnamento e la rispondenza dell’attività dei Corsi di Diploma agli obiettivi didattici generali di ciascuno di essi, nonchè per la verifica almeno ogni triennio, attraverso richieste documentali ed anche attraverso analisi in loco, della qualità dei Corsi nelle sedi. L’Osservatorio è costituito presso il Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica, con decreto del Ministro dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica di concerto con il Ministro della Sanità. L’Osservatorio è costituito da: – tre esperti o funzionari ciascuno per il Ministero Università e Ricerca Scientifica e Tecnologica e per il Ministero della Sanità; – due rappresentanti delle facoltà di Medicina e Chirurgia, designati dalla Conferenza dei Presidi tra i Responsabili delle strutture didattiche di D.U.; – tre esperti rappresentanti delle Regioni, designati dalla Conferenza permanente dei Presidenti delle Regioni, tra i responsabili delle strutture di coordinamento organizzativo delle strutture didattiche. L’Osservatorio è integrato per l’attività relativa a ciascun Corso di Diploma da 1 Presidente della relativa struttura didattica e da 1 rappresentante dello specifico Ordine, Collegio o Associazione professionale. Il Ministro dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica procede alla Costituzione ed alle integrazioni con propri decreti, acquisite le designazioni. L’Osservatorio può eventualmente coinvolgere studenti nell’attività di valutazione. In caso di verifica negativa, anche a seguito di sopralluogo in sede di funzionari ministeriali, sono dettate prescrizioni sulle strutture ed attrezzature o sull’attività didattica e di addestramento professionale alle quali il Corso di Diploma o sua sezione deve adeguarsi nei termini prescritti e comunque non oltre due anni, trascorsi i quali, senza che siano intervenuti i prescritti adeguamenti, il Corso o la sezione sono soppressi. Art. 2 – Organizzazione didattica – verifiche di profitto – esame finale. 2.1 – La frequenza alle lezioni, alle esercitazioni pratiche, ai tirocinii è obbligatoria e deve essere documentata con rilevazione delle presenze e valutazione di merito in itinere. E’ altresì obbligatorio assegnare gli studenti a tutori che ne coordinano la formazione tecnico-pratica. Per essere ammesso all’Esame finale di Diploma, che ha valore abilitante, lo studente deve avere regolarmente frequentato per il monte ore complessivo previsto ed aver frequentato i singoli corsi integrati per un monte ore non inferiore al 75% di quello previsto, superato tutti gli esami previsti ed effettuato, con positiva valutazione, i tirocinii prescritti. Lo studente è tenuto altresì a frequentare un corso di inglese scientifico allo scopo di acquisire la capacità di aggiornarsi nella letteratura scientifica. In caso d’interruzione della frequenza per oltre 2 anni accademici, il Consiglio di Corso di Diploma può prescrivere la ripetizione di parte del tirocinio già effettuato. Ciò è obbligatorio ove l’interruzione sia superiore a 3 anni. Lo studente che non superi tutti gli esami e non ottenga positiva valutazione nei tirocinii può ripetere l’anno per non più di una volta; egli è iscritto fuori corso e viene collocato in sovrannumero. 2.2 – Il Consiglio di Corso di Diploma può predisporre piani di studio alternativi, con diversa distribuzione dei corsi integrati nei semestri, nonchè approvare piani individuali proposti dallo studente, a condizione che il peso relativo dell’area e del singolo corso integrato non si discosti in aumento o diminuzione per oltre il 20% da quello tabellare. L’impegno orario che deriva dalla sottrazione eventuale dai singoli corsi integrati può essere utilizzato per approfondimenti nell’area ove viene preparata la tesi di Diploma. 2.3 – Le attività didattiche sono ordinate in aree, che definiscono gli obiettivi generali, culturali e professionalizzanti. Le aree comprendono i corsi integrati, che definiscono l’articolazione dell’insegnamento nei diversi semestri e corrispondono agli esami che debbono essere sostenuti; ai corsi integrati afferiscono i settori scientifico-disciplinari, che indicano le competenze scientifico-professionali. Il peso relativo di ciascun area è definito dal numero dei crediti, ciascuno dei quali corrisponde mediamente a 50 ore, con una parte teorica, che non può eccedere il 50% delle suddette ore. Nei corsi integrati previsti dall’ordinamento sono attivabili le discipline ricomprese nei settori scientifico-disciplinari afferenti al corso integrato (Tabella A di ciascun ordinamento). Le discipline attengono unicamente la titolarità dei Docenti e non danno comunque luogo a verifiche di profitto autonome. Esse sono attivate con atto programmatorio del Consiglio di Corso di D.U. e sono in tale evenienza inserite nel Manifesto annuale degli Studi, che è anche forma di pubblicizzazione dei Docenti. Lo studente deve sostenere in ciascun semestre gli esami per i corsi integrati compresi nell’ordinamento. Gli esami sono sostenuti di norma al termine di ciascun semestre, nei periodi di sospensione delle lezioni. Sessioni di recupero sono previste, una nel mese di settembre (appello autunnale) ed una straordinaria (appello invernale). Nella sessione straordinaria non possono essere sostenuti più di due esami. La valutazione del tirocinio è effettuata al termine di ciascun anno accademico. 2.4 – Le attività di tutorato sono disciplinate dal Consiglio di Corso di Diploma. Il tutore è responsabile delle attività a lui affidate; egli contribuisce alla valutazione di ciascun periodo di tirocinio, nonchè alla formulazione del giudizio finale. 2.5 – L’esame finale, con valore di Esame di Stato abilitante alla professione, organizzato in 2 sessioni in periodi concordati su base nazionale, comprende: a) una prova scritta, svolta in forma anonima, anche con domande a risposta multipla; b) la presentazione di una dissertazione scritta (tesi), di natura teorico-applicativa-sperimentale, discussa davanti alla Commissione d’esame di Diploma; c) una prova pratica, che consiste nel dimostrare la capacità di gestire una situazione proposta, sotto l’aspetto proprio della professione; la prova riguarda, secondo l’area, una situazione di tipo assistenziale, riabilitativo, tecnico-diagnostico oppure preventivo-socio-sanitario. 2.6 – La Commissione per l’esame finale è composta da non meno di 7 e non più di 11 membri nominati dal Rettore su proposta del Consiglio di Corso di Diploma, che indica almeno 1 membro in rappresentanza del Collegio professionale, ove esistente. Le date delle sedute sono comunicate ai Ministeri dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica e della Sanità, che inviano esperti come loro rappresentanti alle singole sessioni. Art. 3 – Norme generali relative agli ordinamenti tabellari 3.1 – Le Tabelle A e B, che definiscono gli standards nazionali per ogni singola tipologia di Corso di Diploma (sugli obiettivi formativi e relativi settori scientifico-disciplinari di pertinenza e sull’attività minima, pratica e di tirocinio, perchè lo studente possa essere ammesso all’esame finale) sono decretate ed aggiornate dal Ministro dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica, di concerto con il Ministro della Sanità, con le procedure di cui all’art. 9 della legge 341/1990. 3.2 – La Tabella relativa ai requisiti minimi necessari per le strutture accreditabili è decretata ed aggiornata con le procedure di cui all’art. 6 III comma, del D.L.vo 502/1992. Art. 4 – Norme di passaggio 4.1 – A domanda degli interessati e previa valutazione del curriculum formativo, a coloro che abbiano conseguito un titolo finale non abilitante di Diploma Universitario con il precedente ordinamento, oppure di Scuole dirette a fini speciali o ad esse equiparate, o di Scuole universitarie o regionali, è consentito integrare detto esame con la prova scritta e la prova pratica previste dal nuovo ordinamento; il superamento della prova ha la funzione di Esame di Stato abilitante alla professione. La domanda va presentata al Rettore dell’Università presso cui si è conseguito il titolo finale o, in mancanza di Corso di diploma Universitario riconosciuto ai sensi del presente ordinamento, presso altra Università nella quale si intende sostenere la prova. La valutazione del precedente curriculum è effettuata sulla base di criteri stabiliti con specifici decreti con decreto interministeriale, emanato dal Ministro dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica di concerto con il Ministro della Sanità. La Commissione d’esame, costituita con le modalità di cui all’art. 2.6, esprime una valutazione di idoneità o non idoneità allo svolgimento dell’attività professionale, rimanendo confermato il voto già conseguito. 4.2 – Qualora il curriculum formativo sia ritenuto insufficiente, gli interessati possono essere ammessi ad integrare preventivamente la formazione presso una struttura didattica accreditata. 4.3 – Sino a quando non si procederà alla definizione dei criteri per l’accreditamento delle strutture e comunque non oltre l’a.a. 1997/98, all’accreditamento provvisorio si provvede con Decreto M.U.R.S.T-Sanità, su proposta delle Università e delle Regioni. (II° Parte) TABELLA XVIII/TER-04 TABELLA DI DIPLOMA UNIVERSITARIO PER INFERMIERE Art. 1 – Finalità, organizzazione, requisiti di legge L’Università-Facoltà di Medicina e Chirurgia istituisce il Corso di Diploma Universitario per infermiere. Il Corso ha durata di 3 anni e si conclude con un esame finale con valore abilitante ed il rilascio del titolo di ‘Infermiere’ (responsabile dell’assistenza generale infermieristica). Lo statuto dell’Università indica il numero massimo di studenti iscrivibili a ciascun anno di corso, in relazione alle possibilità formative dirette e nelle strutture convenzionate. Il Corso di Diploma ha lo scopo di formare operatori sanitari con le conoscenze necessarie a svolgere la professione d’infermiere responsabile dell’assistenza generale, ai sensi del D.M. Sanità 14.9.1994, n 739. Art. 2 – Ordinamento didattico Il Corso di Diploma prevede attività didattiche e di tirocinio pari all’orario complessivo stabilito dalla normativa comunitaria ed è suddiviso in cicli convenzionali (semestri); le attività sono articolate in lezioni teoriche, studio guidato correlato ad attività cliniche, attività seminariali, esercitazioni, attività di tirocinio, attività tutoriali, attività di autoapprendimento, autovalutazione ed approfondimento. Ogni semestre comprende ore di insegnamento, di approfondimento personale, di studio clinico guidato e di tirocinio. E’ possibile organizzare all’interno del Corso, a partire dal II anno, percorsi didattici con finalità professionalizzanti elettive, rivolte a far acquisire esperienze in particolari settori della professione; tali percorsi non possono eccedere il 10% del monte ore complessivo. L’attività didattica programmata è pari a 1.600 ore complessive; quella pratica è di 3.000 ore, dedicate ad apprendimento individuale o di gruppo, mediante simulazioni, esercitazioni ed attività di tirocinio ordinario finalizzato all’applicazione delle conoscenze teoriche nei singoli settori. Il Consiglio della Scuola può aumentare l’attività didattica programmata per ulteriori 200 ore, diminuendo in pari misura le ore dedicate ad attività seminariali. Le aree didattico-organizzative con gli obiettivi didattici, i corsi integrati ed i relativi settori scientifico-disciplinari e gli specifici crediti a fianco di ciascuno indicati, sono riportati nella Tabella A. Obiettivo didattico del corso è quello di far conseguire allo studente le basi per la conoscenza qualitativa e quantitativa dei fenomeni biologici e patologici, le basi culturali di fisiopatologia necessarie per seguire gli atti medici, anche nelle loro applicazioni pratiche, nonché le conoscenze teoriche del nursing; lo studente deve saper applicare, anche attraverso il tirocinio, le conoscenze relative alla propria pratica professionale secondo lo specifico profilo e saper partecipare alla identificazione dei bisogni di salute ed alla identificazione, pianificazione, erogazione e valutazione dell’assistenza infermieristica globalmente richiesta riguardo a singole persone ed alla collettività, nella garanzia di una corretta applicazione delle prescrizioni diagnostico-terapeutiche; deve conoscere i principi bioetici generali, quelli deontologici, giuridici e medico-legali della professione; deve infine sapersi orientare per ulteriori approfondimenti specialistici. Sono settori costitutivi non rinunciabili del Corso di D.U.: Settori: B01B Fisica, E05A Biochimica, E06A Fisiologia umana, E07X Farmacologia, E09A Anatomia umana, E13X Biologia applicata, F01X Statistica medica, F02X Storia della medicina, F03X Genetica medica, F05X Microbiologia medica e clinica, F04A Patologia generale, F04B Patologia clinica, F04c Oncologia medica, F07A Medicina interna, F07B Malattie dell’apparato respiratorio, F07C Malattie dell’apparato cardiovascolare, F07D Gastroenterologia, F07E Endocrinologia, F07F Nefrologia, F07H Reumatologia, F071 Malattie infettive, F08A Chirugia generale, F11B Neurologia, F16A Malattie dell’apparato locomotore, F19A Pediatria generale e specialistica, F22A Igiene generale ed applicata, F22B Medicina legale, F23A Scienze infermieristiche generali e cliniche, M05X Disciplina demoetnoantropologiche, M11E Psicologia clinica, Q05A Sociologia generale. 2.3 Lo standard formativo pratico, comprensivo del tirocinio, è rivolto a far acquisire allo studente una adeguata preparazione professionale ed è specificato nella tabella B. (Tabella A) obiettivi didattici, aree didattiche, piano di studio esemplificativo e relativi settori scientifico-disciplinari I Anno – I semestre Area A – Propedeutica (crediti 7.0) Obiettivo: lo studente deve apprendere le cognizioni necessarie per la comprensione qualitativa e quantitativa dei fenomeni biologici, le conoscenze di base sulla ereditarietà e sui fenomeni fisiologici, anche in correlazione con l’individuazione psicologica e le realtà sociali ed ambientali; deve apprendere i principi culturali e professionali di base, che orientano il processo, la concettualità, l’agire infermieristico nei confronti della persona assistita e della collettività; lo studente deve infine iniziare ad applicare questi principi in strutture sanitarie assistenziali accreditate. A.l Corso integrato di Fisica medica, statistica ed informatica Settori: B01B Fisica, F01X Statistica medica, K05B Informatica A.2 Corso integrato di Chimica medica e biochimica Settori: E05A Biochimica A.3 Corso integrato di Biologia e genetica Settori: E13X Biologia applicata, F03X Genetica medica A.4 Corso integrato di Anatomia umana e istologia (crediti 1.4) Settori: E09A Anatomia umana, E09B Istologia A.5 Corso integrato di Infermieristica generale e teoria del nursing Settori: F23A Scienze infermieristiche generali e cliniche, M11E Psicologia clinica, Q05A Sociologia generale A.6 Corso di Inglese scientifico Settore: L18C Linguistica inglese (crediti 0.7) A.7 Attività di tirocinio guidato da effettuarsi in strutture assistenziali e servizi di sanità pubblica (700 ore nell’intero anno) I Anno – II semestre Area B – Fisiopatologia (crediti: 7.0) Obiettivo: lo studente deve conoscere i principali meccanismi di funzionamento e regolazione di organi ed apparati; deve conoscere le principali malattie su base eziopatogenetica, nonch´ i fondamenti della fisiopatologia applicabili alle diverse situazioni cliniche, anche in relazione a parametri diagnostici; deve inoltre confrontare le conoscenze acquisite con la pratica del nursing, in particolare rivolgendosi ad identificare il livello di autonomia presentato dalla persona assistita, dei sui bisogni manifesti, delle sue capacità, anche in relazione alle sue caratteristiche fisiche, psichiche e sociali. B.1. Corso integrato di Fisiologia e scienza dell’alimentazione Settori: E06A Fisiologia umana, E06B Scienze dell’alimentazione, F23E Scienze tecniche dietetiche applicate B.2 Corso integrato di Microbiologia e microbiologia clinica Settore: F05X Microbiologia e microbiologia clinica B.3 Corso integrato di Patologia e fisiopatologia generale Settere: F04A Patologia Generale B.4 Corso integrato di Immunologia, immunoematologia e patologia diagnostica clinica Settori: F04A Patologia generale, F04B Patologia clinica B.5 Corso integrato di Metodologia infermieristica applicata Settore: F23A Scienze infermieristiche generali e cliniche B.6 Attività di tirocinio guidato da effettuare in strutture assistenziali, rivolto all’apprendimento di attività infermieristiche di base (700 ore nell’intero anno). (III° Parte) II Anno Obiettivo: lo studente deve saper valutare le manifestazioni cliniche connesse al decorso delle principali malattie, al trattamento, alle abitudini di vita, alle reazioni alla malattia, all’ospedalizzazione, agli interventi assistenziali nelle varie età della vita e nelle più comuni situazioni cliniche, ivi comprese quelle materno-infantili; deve acquisire le capacità di rispondere alle esigenze dei malati acquisendo le conoscenze necessarie a pianificare, fornire, valutare un’assistenza infermieristica globale per individui, famiglie, gruppi; deve approfondire le conoscenze relative alle problematiche etico-deontologiche nella cura e nell’assistenza alle persone; deve acquisire le conoscenze necessarie per utilizzare in modo appropriato le metodologie orientate all’informazione, all’istruzione, all’educazione sanitaria. Nel corso del tirocinio lo studente deve dimostrare di essere in grado di applicare, analizzare, sintetizzare le conoscenze relative alla pianificazione, erogazione, valutazione dell’assistenza infermieristica preventiva, curativa, palliativa, riabilitativa per malati affetti dalla diverse patologie, nonché agli aspetti informativi, educativi, di sostegno in relazione ai percorsi diagnostico-terapeutici medico-chirurgici messi in atto. I SEMESTRE C.1 Corso integrato di Medicina Clinica (medicina interna, chirurgia generale e principi di farmacologia generale ed applicata) Settori: E07X Farmacologia, F07A Medicina interna, F08a Chirurgia generale C.2 Corso integrato di Igiene, epidemiologia e statistica medica Settori: F01X Statistica medica, F22A Igiene generale ed applicata, F23A scienze infermieristiche generali cliniche C.3 Corso integrato di Infermieristica clinica I (applicata alla medicina interna ed alla chirurgia generale) Settori: F23A Scienze infermieristiche generali e cliniche C.4 Corso integrato di scienze umane fondamentali (antropologia, psicologia generale e pedagogia) Settori: M05X Discipline demoernoantropologiche, M09A Pedagogia generale, M10A Psicologia generale, M11E Psicologia clinica C.5 Attività di tirocinio professionale guidato in strutture assistenziali ospedaliere o territoriali (1000 ore intero anno) II SEMESTRE C.6 Corso integrato di Medicina materno-infantile, compresa la puericultura Settori: F19A Pediatria generale e specialistica, F20X Ginecologia ed ostetricia, F23B Scienze infermieristiche pediatriche, F23C scienze infermieristiche ostetrico-ginecologiche C.7 Corso integrato di Tecniche infermieristiche applicate alla medicina clinica specialistica (crediti 2.3) Settori: F04C Oncologia medica, F07B Malattie dell’apparato respiratorio, F07E Endocrinologia, F07F Nefrologia, F07G Malattie del sangue, F07H Reumatologia, F07I Malattie infettive, F08A chirurgia generale, F08D Chirurgia toracica, F10X Urologia, F11B Neurologia, F15A Otorinolaringoiatria, F13B Malattie odontostomatologiche, F14X Malattie apparato visivo, F17X Malattie cutanee e veneree, F23A Scienze infermieristiche generali e cliniche C.8 Corso integrato di Elementi di chirurgia e di tecniche INFERMIERISTICHE GENERALI E CLINICHE C.9 Corso integrato di infermieristica clinica II (in relazione ai C.i. c7-9) Settore: F23A scienze infermieristiche generali e cliniche C.10 Attività di tirocinio professionale guidato in strutture assistenziali ospedaliere o territoriali (1000 ore nell’intero anno) III anno – I semestre Obiettivo: lo studente deve apprendere i fondamenti delle dinamiche relazionali nei diversi ambiti comunitari, deve conoscere i principi d’igiene generale, personale, dell’alimentazione, degli ambienti; deve conoscere principi e norme relativi all’igiene ospedaliera, alla prevenzione ed al controllo delle infezioni ospedaliere e comunitarie. D.1 Corso integrato di Psicologia, sociologia ed igiene mentale (crediti 0.6) Settori: F11A Psichiatria, M11E Psicologia clinica, Q05A Sociologia generale D.2 Corso integrato di Economia sanitaria (crediti 0.8) Settori: F22A Igiene generale e specialistica, F23A Scienze infermieristiche generali e cliniche, P01B Economia sanitaria D.3 Corso integrato di Medicina clinica e della disabilità (geriatria, ortopedia, medicina fisica e riabilitativa – crediti: 1.0) Settori: F07A medicina interna, F16A Malattie dell’apparato locomotore, F16B medicina fisica e riabilitativa D.4 Corso integrato di Psichiatria e igiene mentale Settori: F11A Psichiatria, M11E Psicologia clinica D.5 Corso integrato di infermieristica clinica III (relativo al c.i. D.3) Settore: F23A Scienze infermieristiche generali e cliniche D.6 Attività tutoriali e di tirocinio guidato da effettuare in strutture assistenziali ospedaliere e territoriali (1.300 ore nell’intero anno). III anno – II semestre Area E – Medicina clinica d’emergenza ed infermieristica comportamentale (crediti 3.0) Obiettivo: lo studente deve acquisire conoscenze teoriche e principi comportamentali relativi alle attività infermieristiche, comprese quelle proprie delle situazioni d’urgenza, per le quali deve essere in grado di applicare, analizzare e sintetizzare le conoscenze relative alla pianificazione, erogazione e valutazione dell’assistenza infermieristica per malati dell’area critica secondo percorsi diagnostico-terapeutici medico-chirurgici prestabiliti; deve conoscere i principi etici che costituiscono le basi del consenso informato e delle valutazioni di pertinenza dei Comitati di bioetica; lo studente deve inoltre essere in grado di valutare l’andamento del servizio infermieristico con particolare riferimento ai diversi ambiti sociali ed ai principi generali che egli ha appreso riguardo al costo dell’assistenza, nonché ai principi di medicina legale, deontologia generale e professionale e diritto sanitario. E.1 Corso integrato di Medicina e chirurgia d’urgenza e terapia intensiva Settori: F07A Medicina interna, F08A Chirurgia generale, F21X Anestesiologia E.2 Corso integrato di Scienze Umane, storia e filosofia della medicina Settori: F02X Storia ella Medicina, F23A Scienze infermieristiche generali e cliniche E.3 Corso integrato di Diritto sanitario, deontologia generale e bioetica applicata Settori: F22B Medicina legale, N10X Diritto amministrativo E.4 Corso integrato di Infermieristica clinica IV (relativo al c.i. E.1 ed alla deontologia professionale) Settore: F23A Scienze infermieristiche generali e cliniche E.5 Attività tutoriali e di tirocinio professionali da effettuare in strutture assistenziali ospedaliere e territoriali (1.300 ore nell’intero anno). Tabella B – Standard formativo pratico e di tirocinio Il tirocinio professionale ha lo scopo di far conseguire capacità professionali rivolte alla individuazione, pianificazione, erogazione e valutazione dell’assistenza infermieristica globale richiesta dagli obiettivi formativi, sulla base delle conoscenze e capacità acquisite. La responsabilità della pianificazione e del coordinamento del tirocinio professionale è affidata a docenti di area infermieristica. Lo studente svolge il tirocinio sotto la guida di infermieri qualificati. Lo studente alla fine del I anno di corso deve: a. aver svolto 700 ore di tirocinio nei seguenti settori: a.1 reparti di Medicina e Chirurgia generale ore 300 a.2 servizi di Sanità pubblica (preventivi, distrettuali, di tenuta materno-infantile, per anziani, di salute mentale) ore 160 a.3 240 ore utilizzabili dallo studente per percorsi opzionali di tirocinio rivolto ad approfondire aspetti assistenziali specifici; b. essere in grado di: b.1 saper identificare bisogni fisici, psicologici e sociali della persona nelle diverse età della vita integrando le conoscenze teoriche con quelle pratiche; b.2 saper agire in modo coerente con la concettualità infermieristica e con i principi della professione nelle situazioni assistenziali previste dal progetto formativo ed in relazione alle responsabilità richieste dal suo livello formativo; b.3 dimostrare capacità di stabilire e mantenere relazioni efficaci con la persona assistita, con la sua famiglia e/o con le persone che si interessano di quella persona; b.4 dimostrare di possedere i fondamenti delle capacità organizzative tecniche ed investigative nel pianificare ed applicare gli interventi assistenziali di base alla persona e/o a gruppi; b.5 riconoscere e rispettare il ruolo e le competenze proprie e quelle dei membri dell’equipe assistenziale, stabilendo relazioni, partecipando alle attività ed apportando contributi costruttivi; b.6 comprendere le finalità dei servizi sanitari territoriali e saper valutare la risposta di tali servizi ai principali bisogni del cittadino. Lo studente alla fine del II anno di corso deve: a. aver effettuato 1000 ore di tirocinio nei seguenti settori: a1. assistenza infermieristica di base in medicina generale e specialistica, e chirurgia generale e specialistica con riguardo anche a metodologie e problemi inerenti particolari aspetti clinici e la medicina tecnologica (cardiovascolare, nutrizione clinica, monitoraggio del paziente clinico, ecc…) (ore 500). a2. assistenza infermieristica specialistica in ostetricia e ginecologia, neonatologia e pediatria (ore 200); a3. 300 ore in aree opzionali, anche su indicazione dello studente, tra assistenza infermieristica di comunità, servizi di assistenza domiciliare, servizi ambulatoriali, distrettuali e semiresidenziali di tutela della salute, prevenzione, diagnosi, terapia, riabilitazione di condizioni morbose, inabilità, disagio; b. essere in grado di: b1. identificare le necessità di aiuto fisiche, psicologiche e sociali delle persone nelle varie età della vita, nei vari ambiti sociali e rispondere ad esse nel contesto di un’azione multiprofessionale; b2. fornire prestazioni tecniche corrette ed efficace in applicazione e nel rispetto dei principi scientifici fondamentali della professione ed adattare tali prestazioni alla persona assistita, in relazione alle diverse patologie, nei differenti settori operativi e nelle diverse età; promuovere efficaci rapporti educativi finalizzati alla prevenzione della malattia, al mantenimento ed al recupero di un soddisfacente stato di salute. Allo studente alla fine del III anno di corso, deve: a. aver effettuato almeno 900 ore di tirocinio nei seguenti settori: – servizi di medicina generale e specialistica, compresa la geriatria – servizi di chirurgia specialistica – psichiatria – area critica – assistenza domiciliare – servizi di tutela della salute dei luoghi di lavoro – servizi ambulatoriali, distrettuali e semiresidenziali. b. aver effettuato altre 400 ore in settori scelti dallo studente c. essere in grado di: b1. identificare i problemi e i bisogni individuali che richiedono assistenza infermieristica in settori altamente specialistici; b2. pianificare e fornire l’assistenza per risolvere i problemi e soddisfare i bisogni; b3. pianificare, fornire, valutare l’assistenza infermieristica rivolta a persone sane e malate, sia in ospedale che nella comunità, promuovendo stili di vita positivi per la salute e incoraggiando la partecipazione, l’autodeterminazione, l’autoassistenza dell’individuo e della collettività in ogni campo correlato con la salute; b4. contribuire ad organizzare l’assistenza infermieristica globale attraverso un utilizzo appropriato delle risorse a disposizione, assicurando un progressivo miglioramento della qualità assistenziale; b5. analizzare i risultati di ricerche svolte individuandone la possibilità applicative, ricercare e sistematizzare dati nelle realtà operative; b6. valutare la qualità dell’assistenza infermieristica attraverso l’utilizzo di strumento e metodologie di VRQ; c7. collaborazione alla realizzazione di interventi finalizzati alla prevenzione ed educazione alla salute nei luoghi di lavoro; c8. interagire e collaborare attivamente con èquipe intra e interprofessionali al fine di programmare e gestire interventi infermieristici multidimensionali; c9.dimostrare capacità didattiche orientate all’informazione, istruzione ed educazione degli utenti, dei loro famigliari, della collettività, del personale collaboratore; c10. dimostrare di aver compreso e di essere in grado di applicare, analizzare, sintetizzare le conoscenze relative a: – valutazione della organizzazione, pianificazione e della attività infermieristica – valutazione delle azioni in termini deontologici ed in relazione ai criteri bioetici. Nel regolamento didattico di ogni Ateneo verranno eventualmente specificate le tipologie dei diversi atti ed il relativo peso specifico od altre integrazioni. Pagina aggiornata il 24/07/1996